Curiosità sul Carnevale! 🎊

Curiosità sul Carnevale! 🎊

Che cosa significa Carnevale?

Il termine deriva da un’espressione latina “carrum novalis”, che significa carro navale, cioè una specie di carro allegorico, a forma di barca, con cui i romani inauguravano le commemorazioni o da “carmen levare”, ovvero “eliminare la carne”, poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima, momento in cui era interdetto l’uso della carne.

Perchè a Carnevale ci si maschera?

Una delle ipotesi sull’origine è da ricercarsi nell’antica tradizione pagana. Durante il periodo dei Saturnali, che erano delle festività religiose romane, si era soliti ad invertire i ruoli imposti dalla società. Il povero per una volta poteva tramutarsi in ricco e viceversa. Un’altra ipotesi, invece, ha un’origine ancora più antica: si dava modo allo spirito dei defunti di fare festeggiamenti sfrenati in cambio di abbondanti raccolti. Proiettandola ai giorni nostri, invece, mascherarsi indica un modo per uscire dal quotidiano, disfarsi del proprio ruolo sociale, negare sé stessi per divenire altro.

Perchè si lanciano i coriandoli?

Nel Rinascimento per Carnevale i semi del coriandolo venivano glassati con lo zucchero, e da li iniziò la tradizione dei coriandoli a Carnevale, in un secondo momento formati da piccole pallottole di gesso  mentre ora dei pezzetti di carta dai mille colori e pattern diversi. L’usanza di lanciare piccoli oggetti è in realtà molto più vecchia e risale all’Antica Grecia. Perché lanciare qualcosa? Secondo alcuni sarebbe il modo per mostrare la propria partecipazione al trionfo. Il lancio di fiori o di coriandoli richiamerebbe il lancio di doni. Secondo altri l’usanza avrebbe origine con i poteri magici attribuiti ai fiori e alle piante.

Quali sono i dolci tipici di Carnevale?

Ogni regione ha i propri dolci che vengono realizzare per festeggiare il Carnevale.Tra quelli più famosi troviamo le chiacchiere, chiamate anche frappe o bugie. Se vi trovate in Piemonte o in Sicilia il profumo dei dolci tipici di questo periodo vi prenderà, ma attenzione a come li chiamate perché il nome varia da regione a regione. In Lombardia, Sicilia, Puglia, Sardegna e Campania si chiamano chiacchere. Nel Lazio e in Umbria sono chiamate frappe, in Veneto si chiamano galani, nelle Marche cresciole, in Toscana i cenci, mentre in Piemonte si chiamano bugie, mentre in Friuli crostoli e in Calabria le nacatole. Qualunque sia il luogo e la cucina di provenienza, questi dolci sono accomunati dal fatto di essere estremamente friabili, dorati, principalmente fritti, anche se è possibile trovare anche la versione cotta al forno.

Fonte ->  https://www.skuola.net/news/fun/curiosita-che-forse-non-sapevi-sul-carnevale.html

Il dolce di Capodanno con gli avanzi del PANDORO 🤩 Velocissimo e buonissimo 😋Chiacchiere di Carnevale 😋